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I regimi di funzionamento delle opposizioni concettuali (cfr. concetto) sono differenti nel mito (cfr. natura/cultura e anthropos, maschile/femminile, caos/cosmo, natura e mythos/logos), nelle filosofie (cfr. essere, identità/differenza, filosofia/filosofie) e nel pensiero scientifico (cfr. astratto/concreto, qualità/quantità conoscenza, scienza), e si diversificano ancora in rapporto alle configurazioni storiche del sapere. Ma, in quanto forma fondamentale del pensiero categoriale (cfr. categorie/categorizzazione e sistematica e classificazione), le opposizioni concettuali informano nello stesso tempo quelle configurazioni. La loro classificazione, dalle simmetrie (cfr. simmetria) fino alle contraddizioni (cfr. opposizione/contraddizione), deve tener conto di quest’ambiguità che è loro costitutiva; essa si forma da un lato a partire dalla logica della negazione e dalle corrispondenti figure di mediazione (cfr. dialettica), dall’altro collegando le opposizioni a coppie di intuizioni semantiche soggiacenti al discorso e alla cognizione (cfr. semantica), in particolare: continuo/discreto, analogico/digitale, metaforia/metonimia, analisi/sintesi, integrazione e differenziamento, uno/molti.
[ Sintesi della voce Coppie filosofiche, curata da Fernando Gil, Enciclopedia 3, pp.1050-1095 ]