CAMMINARSI DENTRO (67): In memoria di mia madre.

 

Il 3 settembre 2007, alla fine della cerimonia in Chiesa per i funerali di mia madre, mia figlia Sara lesse con la sua bella voce una pagina scritta da me, per mia madre. Oggi mi è capitata tra le mani, sfogliando la Moleskine su cui l’avevo stesa a matita.
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Nell’ora che non ha sorelle, quando le passioni sono spente, cessato l’assedio degli affanni, mentre tace la tua voce gentile, si leva alta l’onda delle care memorie.
Il pensiero va alle cure premurose, all’amore fatto di poche cose, le sole che veramente servono.
Il pensiero va alla tua presenza silenziosa, al sacrificio muto di te, nel tempo delle nostre vite ostinate, che esigevano da te altro amore.
Il pensiero va alla cura che mettevi nel conservare le piccole cose, ogni oggetto o resto delle cose usate, quasi a voler celebrare il valore della vita, di tutte le vite, perché niente di esse andasse perduto.
Il pensiero va a quello che hai saputo dare, alla ricchezza che hai lasciato, ai sensi di un amore mai stanco, che non comprendeva le vane incomprensioni.
Il pensiero va alla tua lunga esistenza, al lungo corteo delle ore e dei giorni segnati dalla tua presenza.
A noi oggi il compito di custodire nei nostri cuori vivo il ricordo di te.

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