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[Post ‘in costruzione’]
Lo sguardo fenomenologico sulla mia coscienza e su quella dell’altro è ciò che mi consente di comunicare con l’invisibilità dell’esperienza, al di là del comportamento della persona, realizzando l’accesso alle strutture emergenti dalla pura vita, all’essere che non si risolve nello svanire.
Posto che nulla appare invano (Roberta De Monticelli), la conoscenza personale è per me itinerarium in rem, esperienza dal vivo, cioè viaggio della mente e del cuore verso ciò che c’è di più nascosto: l’inviolabile e l’inconfessabile. La direzione del sentire è data dalla presenza dell’altro di fronte a me, nell’orizzonte della mia esistenza.