CAMMINARSI DENTRO (94): La libertà lega, non scioglie.

L’esperienza amorosa personale, ricostruita attraverso i racconti o colta per frammenti, non finisce mai di svelarci lati insospettati della nostra educazione sentimentale e, ancora di più, aspetti del nostro carattere di cui non possiamo fare a meno di stupirci.

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EMANUELE SEVERINO al convegno: I nemici della conoscenza. I saperi di fronte al relativismo (Modena, 24 ottobre 2008)


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MASSIMO CACCIARI, Tempo di Apocalisse




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La conoscenza della nostra tradizione religiosa è fondamentale per la crescita umana non solo dei ragazzi.

MASSIMO CACCIARI giudica fondamentale per la crescita umana dei ragazzi la conoscenza della nostra tradizione religiosa (AVVENIRE, 13 agosto 2009)

E’ accettabile il fatto che i ragazzi escano dalla Scuola Secondaria Superiore senza sapere cosa sia il Vangelo?

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CAMMINARSI DENTRO (93): Nesso.

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Ci sono posti che sono solo località geografiche: possono essere raggiunti fisicamente da noi nei nostri viaggi senza che si riesca a conquistare lo ‘spirito del luogo’. Ce ne andiamo via delusi e stanchi, per aver cercato invano; forse, anche disgustati, per un senso di noia che ci assale, per il tempo dedicato inutilmente alla valorizzazione di angoli suggestivi o di prodotti dell’arte, non importa quanto preziosi.

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CAMMINARSI DENTRO (92): Che idea cadere da un tetto, in un giorno d’agosto, mentre lei aspettava a casa!

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Ieri Marco è morto.

Era domenica. Eppure, era andato a lavorare. E’ precipitato dal tetto di un capannone alto dieci metri, che ha ceduto sotto il suo peso, nonostante l’imbracatura e la cintura che lo proteggeva.

Nonostante i suoi trentacinque anni e l’amore ostinato che lo proteggeva è morto.

Era uno dei nostri ragazzi. Gentile e spaventato, come tutti. Insonne e ansioso di lei. Premuroso e sollecito, come i padri.

Era un giorno caldo e assolato, e lei lo aspettava a casa. Eppure, è morto.

Angelo ferito anche lui, è caduto.

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CAMMINARSI DENTRO (91): Il giorno della vergogna

Oggi entrano in vigore le norme della destra contro i clandestini, che sono marchiati a fuoco da una legge che li individua tutti indiscriminatamente come colpevoli, prima ancora che abbiano sbagliato. I ricchi al potere dichiarano guerra aperta ai poveri.

Agli uomini senza ambizioni politiche,

senza particolari doti d’ingegno, senza relazioni influenti,

cioè senza possibilità di scambio o di scampo,

che caddero oscuramente,

mossi da elementari bisogni e da elementari ideali.

A questi uomini che in morte come in vita

non ebbero mai né chiesero quartiere,

e di cui la storia, che pure di essi soprattutto

si nutre, disperde prudentemente le tracce.

LUCA CANALI, La resistenza impura

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CAMMINARSI DENTRO (90): Accanto all’Ombra

La scelta antica di fare dono della mia vita con il dono del tempo non si è mai ‘ridotta’ al mero ‘volontariato’, addirittura all’oblazione di sé, come dicevamo polemicamente venti anni fa, quando incominciammo ad accostarci alle vite disastrate dei ragazzi della nostra città.
Eravamo tanti e tutti entusiasti del compito. Poi ci siamo divisi e siamo calati di numero, fino a sparire quasi.


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CAMMINARSI DENTRO (89): Ferite d’angelo

Il mio interesse per l’Angelo nasce dal bisogno filosofico di illuminare le vie di accesso all’Invisibile, che per me è l’anima dell’altro.
Il 17 luglio VITO MANCUSO ha spiegato Perché l’uomo ha bisogno di credere negli angeli. Sono partito dalla sua recensione per passare alla lettura di Catherine Chalier, Angeli e uomini, Giuntina 2009 e a quella di Anatole France, La rivolta degli angeli, Meridiano zero, Padova 2009.
La pubblicazione de La rivolta degli angeli e di Angeli e uomini mi ha spinto a raccogliere in uno spazio dedicato le conoscenze sugli Angeli, sulla loro natura, più che sulle credenze umane. Spero che altri mi aiuteranno a curare quello spazio:  http://www.facebook.com/pages/Angeli/119564521783. Angelologia. Raccolta di testi e immagini. Recensioni.
Nella Biblioteca civica della mia città pochi giorni fa ho scoperto per caso Le ballate dell’angelo ferito di Guido Ceronetti.
L’idea di un angelo ferito nasce forse in Ceronetti dal ricordo delle cadute più terribili, quelle di uomini e donne che si sono separati dalla loro natura celeste per contaminare la terra con il freddo del loro cuore. Eppure, di angeli si tratta ancora. Il mistero del cielo è racchiuso nell’immagine dolorosa di quella ferita. Quale balsamo mai basterà a lenire il sussulto scomposto che ha fatto cadere il cielo?…

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GUIDO CERONETTI, Le ballate dell’Angelo ferito, IL NOTES MAGICO 2009

Con questo libro vengono pubblicate per la prima volta le celebri ballate di Guido Ceronetti recitate in molte strade d’Italia, applaudite in piccoli e grandi teatri in quarant’anni di invenzioni con il Teatro dei Sensibili. Dell’Angelo Ferito il grande poeta trascrive il passaggio e lo musica.

 

‘È possibile, ma non c’è nessuna certezza, che l’Angelo Ferito mi abbia guidato la mano.
Tuttavia i testi gli appartengono come le vergini medievali al signore feudale, lasciate libere dopo la notte dell’angelo di appartenere a chiunque – perciò il teatro di strada è la loro destinazione elettiva. Più c’è spettacolo più c’è ballata, più c’è ballata più c’è Angelo Ferito’.

HUGO SIMBERG, L’angelo ferito, 1903

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BALLATE, FERITE D’ANGELO

Il mio Angelo Ferito nasce da un incrocio tra una pittura con questo titolo presso un museo di Helsinki e un romanzo di Herbert George Wells, La visita meravigliosa, del 1985. La pittura è di quelle nordiche di fine XIX (è del 1903) che come l’Isola dei Morti di Böcklin emanano una tristezza in bilico tra lo struggimento e il disgusto, attrattiva e repulsiva insieme.
Due ragazzi dall’aria inguaribilmente ottusa stanno trasportando lungo un lago un angelo bianco, seduto e curvo, su una rudimentale barella. L’angelo ha gli occhi bendati e un’ala lievemente macchiata di sangue. Con una delle mani poste sulle aste della barella stringe un piccolo mazzo di fiori selvatici. E’ biondo e fa ritenere che appartenga decisamente, senza equivoci, al genere femminile. Dove lo porteranno quei due tonti? Spero non ad un Pronto Soccorso cittadino, ma in una casa di contadini, col rischio però che pur curandolo in qualche modo finiscano per denunciarlo ad un’Autorità ostile sia agli angeli che agli ingenui che credono alla realtà della loro esistenza, minacciosa per l’evoluzionismo darwiniano.
The Wonderful Visit è uno dei capolavori di Wells: terribile è l’esperienza umana di un angelo caduto per uno sparo in una campagna paludosa. L’autore si giustifica così: io mi interesso dei fatti in questione senza avere il desiderio e la presunzione di spiegarli… Dice: «Le spiegazioni sono le illusioni di un’età scientifica. E il fatto principale del caso è questo: da un mondo meraviglioso, dove sono ignoti il dolore e i sospiri, cadde a Siddermonton Park, il 4 agosto 1895, un angelo, portando con sé lo splendore di quel mondo…». Non mi stupisce che il fatto riportato da Wells sia accaduto nel mese di agosto, mese tragico e arcano, propizio alla caduta e al ferimento degli angeli, e io chiudo questa raccolta di ballate popolari il 10 agosto, quello della caduta nel cielo notturno dei globi luminosi e, probabilmente, degli angeli.
[…]


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CAMMINARSI DENTRO (88): Continuare a scrivere.

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Continuo a scrivere, con la speranza che, oltre la superficie dell’anima, da cui parlo, un’altra voce prenda a parlare per me e che da quelle profondità riesca a dire quello che so di non aver detto ancora.
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La ‘cultura’ della destra, in tutto il mondo.

da Repubblica Ambiente, 28 luglio 2009: Bush censurava i ghiacciai. Ecco le foto tenute segrete.

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Leggere Roberto Saviano – La letteratura è coraggio civile.

ROBERTO SAVIANO, La Camorra prima di Gomorra. La letteratura è coraggio civile, la Repubblica.it – Spettacoli&Cultura 31 luglio 2009

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Leggere Saviano – Pecorella infanga don Peppino Diana.

ROBERTO SAVIANO, Perché Pecorella infanga don Peppino Diana?, la Repubblica, 1° agosto 2009

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Nessun silenzio

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Avvenire: ‘Nessun silenzio’ sugli scandali di Berlusconi

Non ci sono stati ”silenzi di convenienza” di fronte alle vicende personali del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e agli ”spettacoli niente affatto confortanti” che offre la scena pubblica: lo ha ribadito oggi il direttore di ‘Avvenire’, Dino Boffo, ricordando che il suo giornale come anche i vescovi italiani, si sono pronunciati in ”modo netto sul piano dei contenuti e della prassi” e  ”chiunque e’ stato raggiunto dai loro interventi ha capito quello che si doveva capire”.

Boffo ha risposto alla lettera di un sacerdote, don Angelo Gornati, che protestava per quello che è, a suo dire, un atteggiamento di silenzio della Chiesa di fronte alla vita privata del presidente del Consiglio. ”Quale spazzatura, quale disgusto, quale miseria”, commenta il prete chiedendo una ”una parola chiara”.
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Civiltà nordiche

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Esame di dialetto per i professori
La Lega: “Una bufala, nessun test”

“Meglio conoscere il contenuto delle proposte prima di criticarle: il presunto esame di dialetto – spiega Cota – è una bufala. La proposta è quella di fare dei test pre-selettivi per consentire l’accesso agli albi regionali degli insegnanti, albi previsti proprio dalla proposta di legge in discussione. Tali test sono visti come propedeutici rispetto al superamento dei concorsi pubblici”. “Come si può evincere dal testo dell’emendamento – aggiunge – la prova dovrà riguardare uno spettro culturale ampio, non riconducibile alla banalizzazione che viene fatta oggi dai giornali”.

Ma inserire dialetto e tradizioni locali nelle scuole “è una proposta sulla quale si può assolutamente ragionare” ha detto il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, sottolineando che “non c’è su questo tema nessuna conflittualità tra Lega e Pdl. E’ una polemica distante dalla realtà”.

(29 luglio 2009)

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