AI CONFINI DELLO SGUARDO (1): Individuo e società. Bisogno di riconoscimento.

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Venerdì, 15 aprile 2011

Dal vecchio Ai confini dello sguardo. Salvare l’emozione estetica al più recente Ai confini dello sguardo. Percorsi del riconoscimento, tra lotta e dono, il ‘titolo’ del sito è cambiato. Punto di arrivo di una riflessione molto lunga e frammentaria, l’espressione bisogno di riconoscimento esce per me dall’ambito personale, privato, per farsi dato universale, espressione filosofica mutuata da Autori come Nussbaum, Ricoeur, Honneth, che ne hanno fatto una chiave di volta della loro interpretazione dell’uomo, di tutto l’uomo.

Si potrebbe dire che senza riconoscimento non ci sia individuo, società, storia. Sicuramente, il destino dei singoli risulterà ‘compromesso’ dai dinieghi, dai rifiuti, dalla marginalizzazione dell’esistenza personale nei contesti di riferimento significativi.

Nella vita di coppia, che è parte grande della nostra esistenza, il benessere mentale e la felicità personale dipendono largamente dal bene ricevuto.

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Cambia ciò che è superficiale
e anche ciò che è profondo
cambia il modo di pensare
cambia tutto in questo mondo.

Cambia il clima con gli anni
cambia il pastore il suo pascolo
e così come tutto cambia
che io cambi non è strano.

Cambia il più prezioso brillante
di mano in mano il suo splendore,
cambia nido l’uccellino
cambia il sentimento degli amanti.

Cambia direzione il viandante
sebbene questo lo danneggi
e così come tutto cambia
che io cambi non è strano.

Cambia il sole nella sua corsa
quando la notte persiste,
cambia la pianta e si veste
di verde in primavera.

Cambia il manto della fiera
cambiano i capelli dell’anziano
e così come tutto cambia
che io cambi non è strano.

Ma non cambia il mio amore
per quanto lontano mi trovi,
né il ricordo né il dolore
della mia terra e della mia gente.

E ciò che è cambiato ieri
di nuovo cambierà domani
così come cambio io
in questa terra lontana.

Cambia, tutto cambia….

Bellissima l’idea che l’amore non cambi. A dispetto di tutte le lontananze. Credo che si debba rendere onore ai nostri sentimenti, non permettendo alle ingiurie del tempo di farne cosa tra le cose. L’indistruttibile e l’eterno in noi esistono, fragile trama di pensieri e di affetti. Custodire in noi l’eterno è il compito che ci aspetta. La più bella canzone d’amore di tutti i tempi per me è questa: . Resta solo da dire che l’amore non cambia se è sostenuto da perfetta – cioè, compiuta – reciprocità. L’asimmetria che gli è connaturata deve essere ‘inverata’ nella superiore visione dell’amicizia. Il vero amore si afferma al di sopra dell’amore , nella forma del rispetto e del riconoscimento.

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Recensione a Honneth, La lotta per il riconoscimento. Proposte per un’etica del conflitto

Axel Honeth, Reification: a recognition-Theoretical view – The Tanner Lectures on Human Values – Delivered at university of california, Berkeley march 14–16, 2005

Recensione a Honneth, Reificazione, Uno studio in chiave di teoria del riconoscimento, Meltemi, 2007

Giuseppe Rubinetti, Teoria del riconoscimento e critica del capitalismo

Axel Honneth, La famiglia tra giustizia e legame affettivo in “La Società degli individui”, 5, II, 1999, pp. 5-24 (Scheda di lettura)

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Scheda dell’Editore

Recensione di Domenico Jervolino, Il Manifesto 29 ottobre 2005

Chiara Castiglioni, Il sé e l’altro. Il tema del riconoscimento in Paul Ricoeur

Vinicio Busacchi, Ricoeur vs Honneth. La psicologia del riconoscimento tra lotta e dono

CAMMINARSI DENTRO (119): Percorsi del riconoscimento: la lotta amorosa

Rita D’Amico, Quando la dipendenza diventa disfunzionale (una lettura cognitivista della psicopatologia dell’esperienza amorosa)

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RICONOSCIMENTO A PIU’ VOCI – Presentazione

Michele Vecchietti, Il lavoro e il suo mondo

Matteo Santarelli, Riconoscimento, natura, società: la genesi e lo sviluppo del sé in G.H.Mead

Elena Maria Fabrizio, Habermas e il riconoscimento

Carla Maria Fabiani, Esperienza e logica del riconoscimento in Hegel. Una visione aporetica

Maurizio Donato, Rapporti di classe. Legami sociali, imitazione e distinzione

Antonio Carnevale, “Soffrire il riconoscimento.” Riflessione su pratica e dialettica della sofferenza sociale

Guido Baggio, Francois Lyotard. Dalla condizione postmoderna al consensus possibile

Andrea Amato, Il senso sociale

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Breve sitografia sul tema del riconoscimento:

Tesi di laurea on line di E. Ceva: http://www.swif.uniba.it/lei/filpol/ceva/hp.htm

Recensione a R. Finelli: http://purl.org/hj/bfp/157

Riconoscimento in P. Ricoeur: http://www2.units.it/eserfilo/art308/cast308.pdf

L.Cortella: http://venus.unive.it/cortella/crtheory/papers/cortella_riconoscimento.pdf Id.: http://www.easy-network.net/pdf/13cortella.pdf

Recensione on line ad A. Honneth: http://www.juragentium.unifi.it/it/books/honneth.htm

Il Desiderio in Hegel: http://www.kainos.it/numero7/ricerche/marte.html

Ampia riflessione sul multiculturalismo: http://www.altrodiritto.unifi.it/ricerche/migranti/pirosa/index.htm

Filosofia e intercultura, di G. Cacciatore: http://www.easy-network.net/pdf/24cacciatore.pdf

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Simone Guidi, Recensione a Claudio Bazzocchi, La “notte della conservazione”. Antropologia hegeliana e riconoscimento, Aracne 2010

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