CAMMINARSI DENTRO (202): LA GRANDE MAPPA DEI DIVERSI AMBITI DELLA CONOSCENZA, COME RIESCE A COSTRUIRSELA UN EDUCATORE, A PARTIRE DALLA SUA ENCICLOPEDIA MENTALE.

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Domenica 3 luglio 2011

Pensare è entrare nel labirinto, più esatta- mente è far essere e apparire un labirinto, quando si sarebbe potuti restare adagiati tra i fiori, giacendo di fronte al cielo
– CORNELIUS CASTORIADIS

Naturalmente, non aspira ad essere sistema né atlante universale: serve all’educazione soltanto. Ho ricavato l’espressione “la grande mappa dei diversi ambiti della conoscenza” da una pagina di Roberta Buzzacchino, mind mapper che seguo da tempo.

Alle mie spalle ho l’Enciclopedia Einau- di, che ha disciplinato la mia mente, a parti- re dalla pubblicazione del primo volume, avvenuta il 4 giugno 1977. Il grafo delle 600 Voci che la compongono restituisce l’idea che «il sapere è labirinto», «il sapere è rete di modelli». Nel gennaio 1975 Umberto Eco aveva pubblicato la prima edizione del suo Trattato di semiotica generale, con il quale i processi di significazione e di comunicazione trovavano il loro posto. Più recentemente Maurizio Ferraris, con il suo Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce (Editori Laterza, ottobre 2009), propone addirittura un Catalogo del mondo. Tre grandi opere italiane, che mi hanno aiutato ad abbandonare quella che Eco chiamerà nel 1984 semantica a dizionario, a cui opporrà la più ‘modesta’ semantica a enciclopedia. Non si tratta di racchiudere tutto il mondo in un libro o in una ‘collana’ di libri. Piuttosto, bisogna approntare reti e labirinti allo scopo di imbrigliare catene di modelli che valgano a rendere conto della realtà, con una adeguata modellizzazione dell’esperienza.

Allo scopo della modellizzazione dell’esperienza servono egregiamente le mappe mentali e le più severe mappe concettuali. Ho provato in passato a racchiudere in mappe esperte tutta la mia esperienza in alcuni campi: l’esperienza religiosa, quella estetica e quella sociale. Un esempio eccellente di organizzazione della conoscenza è la sitografia di un amico comasco, Paolo Ferrario.

A parte le mappe “che parlano di tutto” (di tutto un campo d’esperienza), però, è interessante e da seguire il metodo della rappresentazione dei propri contenuti d’esperienza – anche solo piccoli segmenti – con le mappe. Un software da cui partire è senz’altro CmapTools. Un criterio forte che spinge ad usarle è il fatto che riusciamo a costruire mappe solo di ciò di cui abbiamo chiara conoscenza. Non riuscire a portare a termine una mappa è una verifica di nodi irrisolti in noi…

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Mettiamo qui un po’ di piste ‘bibliografiche’ da seguire:

Mind the Map. Mappe, diagrammi e dispositivi cartografici, a cura di Lorenza Pignatti, postmedia books 2011, 96 pp. 39 illustrazioni, € 12,60

La psicologia oggi: una gaia scienza. In margine alla lettura del “Dizionario di psicologia” di Umberto Galimberti, di Gabriele De Ritis (pubblicato sulla rivista “Quaderni del ponte” 1/2, gennaio/giugno 1993), in cui cerco di dimostrare l’assunto di Eco che i Dizionari sono Enciclopedie mascherate.

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