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Scheda dell’Editore – [dalla quarta di co- pertina] È possibile pensare ai richiedenti asilo, ai corpi occupa- ti dei palestinesi, ai profughi e ai clande- stini senza distogliere lo sguardo dalle diffe- renze e ricondurre le loro biografie al solo stato di ‘rifugiati’? Le matrici sociali e sto- riche della sofferenza, della memoria e del lutto possono essere pensate senza ridurre il dolore di queste donne e questi uomini entro il perimetro di un meccanismo psichico già scritto, di un solo concetto: ‘trauma’? Roberto Beneduce interroga modelli e categorie che, all’ombra della retorica umanitaria e del sapere psichiatrico, ignorano spesso differenze, responsabilità e ruoli e lasciano irrisolta la questione dell’impunità di chi si è reso colpevole di sofferenze e umiliazioni. L’antropologia e la clinica fanno qui dialogare gli enigmi dell’oblio e della memoria, del trauma e della cura sul terreno di una Storia contesa.
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INDICE:
Introduzione – Per un’antropologia del sottosuolo
1. «La questione»
2. Scienze della memoria ed «esorcismi moderni»
3. Edipo non abita la Storia
4. Testimoni e vittime fra narrazione, retoriche umanitarie e ripetizione
5. Le vertebre spezzate del tempo
6. Memorie smembrate e Corpi Occupati
7. Un Dio che aiuti a dimenticare?
Riferimenti bibliografici
Indice dei nomi
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