Il Ministro dell’Economia taglia qua e là, taglia anche una parte cospicua di risorse alla scuola pubblica. Il Ministro di quella che una volta si chiamava Pubblica Istruzione che fa? taglia insegnanti, sostegno ai disabili, ore di scuola… E parla di riforma! Tagliarsi i testicoli si chiama ‘riforma’ nel linguaggio della Destra.
La scuola funziona benissimo: ha bisogno solo di insegnanti, di banchi, cattedre e lavagne. Io ho insegnato dal 1974 al 2008 in una scuola non riformata, che ha incominciato a dare segni di sofferenza quando hanno preteso di riformarla. Tutto quello che la scuola richiede è affidato all’intelligenza e alla creatività degli insegnanti, che sono una delle poche cose pulite di questo Paese in via di putrefazione. Con o senza riforme, gli insegnanti continueranno a far crescere i bambini, che diventeranno ragazzi e poi uomini e donne grazie a loro e ai loro genitori.
Nel salotto di Vespa poco fa la signorina di Forza Italia che fa finta di essere Ministro – addirittura crede di esserlo! – ha detto che la scuola deve tornare ad educare! E’ stata informata male, a proposito dell’oggetto di cui si occupa il suo Ministero. Probabilmente, legge solo ‘giornali’ di Destra! La scuola è l’unica realtà che ci sia rimasta a costituire una speranza per i giovani. Il resto è fango.
Gli insegnanti che sanno di essere Educatori, Maestri di vita, perché hanno una moralità, insegnano ai ragazzi ad imparare e con loro si industriano a cercare sempre nuove analogie, per descrivere il mondo e per ricostruire la realtà della natura e della vita e per tracciare sempre di nuovo la linea che separa il Bene dal Male.
Alla scuola degli Educatori crescono persone consapevoli e oneste, che non vanno in televisione ad imporre con la propaganda la propria ideologia di latta. I ragazzi che ricevono scuola non credono alle parole degli adulti: osservano quello che fanno, non credono a quello che dicono.