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NEWSLETTER – 30 settembre 2008

Ora che lo tsunami della crisi finanziaria si abbatte sul nostro continente urgono strumenti per fronteggiare l’emergenza, a cominciare da nuovi poteri alla banca centrale di Francoforte: di vigilanza sul sistema e di sostegno delle banche insolventi. Certo non sarà possibile in Europa varare tempestivamente un piano di salvataggio. La Commissione di Bruxelles non ha le risorse e i singoli governi sono troppo preoccupati dei destini delle loro banche nazionali per contribuire con proprie risorse a un progetto collettivo. Così constatiamo una volta di più la fragilità della costruzione europea. Intanto, la bocciatura del Congresso americano al piano Paulson – Bernanke costringe il governo USA a correggere la proposta da 700 miliardi di dollari. Ma cosa c’è di buono e cosa di inaccettabile nell’intervento progettato? E come funziona l’asta al contrario su cui si dovrebbe basare l’acquisto dei toxic assets delle istituzioni finanziarie da parte del Tesoro americano?

300 parole –  Europa se ci sei batti un colpo di Tito Boeri

Un commento di Susanna Camusso, segretario confederale Cgil, all’intervento di Tito Boeri e Pietro Garibaldi sulla riforma della contrattazione.

Notizie dal sito

* PIU’ POTERI ALLA BCE di Daniel Gros e Stefano Micossi
Neanche le banche universali europee sfuggono alla crisi, con l’aggravante che molte sono troppo grandi per poter essere salvate da un singolo paese. Come dimostra il caso Fortis. Necessaria una risposta a livello di Unione Europea. Da attuare in due mosse. Un nuovo statuto per le banche europee con attività in diversi Stati membri, con poteri di vigilanza assegnati alla Bce. Un fondo di emergenza per i salvataggi costituito presso la Banca europea per gli investimenti.

* L’EUROPA CHE NON C’E’ di Francesco Daveri
Non ci sarà un piano Paulson per l’Europa. La Commissione Europea non ha le risorse e i singoli governi sono troppo preoccupati dei destini delle loro banche nazionali per destinare, nelle attuali circostanze, risorse ad un progetto collettivo. E nei momenti difficili che ci accorgiamo che l’Europa politica non c è.

* PRAGMATICA DIFESA DEL PIANO AMERICANO di Luigi Spaventa
Pur con qualche eccezione, gli economisti criticano aspramente il piano predisposto da Paulson e Bernanke. I giudizi negativi si concentrano in particolare sul prezzo al quale il Tesoro dovrebbe acquistare gli asset problematici, molti dei quali non hanno un mercato e sono difficili da valutare per la loro opacità e complessità. Ma un prezzo intermedio che soccorra le banche e non gravi sulle spalle dei contribuenti potrebbe rappresentare quel livello minimo capace di rivitalizzare i mercati.

* MA COS’E’ UN’ASTA AL CONTRARIO? di Sandro Brusco
Il piano Paulson era basato sull’acquisto da parte del Tesoro di attività finanziarie per le quali attualmente non esiste un mercato, attualmente detenute dalle istituzioni finanziarie in crisi. Per riuscire a stabilire un prezzo per questi toxic assets, si prevedeva l’uso delle reverse auction. Come funzionano queste aste e quali problemi lasciano aperti?

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