NEWSLETTER – 14 ottobre 2008
L’ombrello di protezione – ad altissimo costo – che i governi europei hanno costruito per contrastare la crisi finanziaria è servito ad arrestare per ora la caduta a valanga dei mercati. Grazie ai mercati aperti in Israele e anche alle pressioni degli economisti (318 hanno sottoscritto l’appello) i responsabili politici hanno finalmente deciso di coordinarsi. Prime riduzioni anche dell’Euribor, da cui può venire il segnale dell’inversione di tendenza. Negli Stati Uniti il piano Paulson è ancora in discussione ed emerge la necessità di aiutare i mututari insolventi. Sarebbe bene che anche in Italia si cominciasse a pensare di destinare risorse alle famiglie che stentano a pagare i mutui. Perchè il recente accordo governo – Abi non aiuta i debitori ed è un regalo agli istituti di credito.
Il premio Nobel per l’economia a Paul Krugman, che con le sue teorie ci ha spiegato i vantaggi della globalizzazione.
Dopo Alitalia, anche in periferia soffia lo sciagurato vento del salvataggio di imprese con capitale pubblico. Il caso di un’azienda idrica delle province di Massa-Carrara e di Lucca che costerà ai contribuenti 20 milioni.
Un nodo cruciale del federalismo fiscale è determinare il costo standard per stabilire quant’è il fabbisogno di ciascun ente e l’eventuale trasferimento perequativo. Come affrontare questo problema complesso?
Anticipazione: il nostro Glossario da oggi è arricchito da 178 voci tratte dalla nuova edizione del libro di Marco Onado “Economia e regolamentazione del sistema finanziario”, (Il Mulino, 368 pagine).
Il ministro Brunetta risponde al nostro “Vero o Falso?” sui risultati della lotta all’assenteismo.
300 parole
Il Sabbath delle borse di Francesco Giavazzi
Quando il premier dà consigli per gli acquisti di Marco Pagano
Notizie dal sito
- UN PIANO B PER GLI STATI UNITI
Il piano Paulson non funziona. Serve dunque un programma alternativo, che dirotti il denaro pubblico dal sostegno diretto di Wall Street o del cittadino comune a un pacchetto di investimenti in grado di rimettere in moto l’economia. Basato su una idea: permettere una ristrutturazione efficiente dei debiti. Lo Stato dovrebbe limitarsi a definire un quadro normativo che consenta alle famiglie di rinegoziare i mutui sulle case che hanno perso oltre il 20 per cento del loro valore. E alle banche insolventi di chiedere una speciale forma di bancarotta.
- SALVIAMO LE BANCHE E SALVIAMO I MUTUI
L’impegno dei governi europei per varare misure adeguate a contrastare la crisi, potrebbe non essere sufficiente. E importante intervenire anche sui mutui, aiutando le famiglie in difficoltà perchè indebitate per pagarsi la casa. Negli Stati Uniti Hillary Clinton ha proposto piano di acquisto e finanziamento dei mutui. Con le dovute differenze, anche i governi europei potrebbero pensare a politiche di sostegno per rinegoziare determinate categorie di prestiti immobiliari.
- IL PREMIO NOBEL A PAUL KRUGMAN
E’ il capofila della nuova teoria del commercio internazionale. Mostra come in un settore competa una moltitudine disparata di imprese alla ricerca continua di modi per creare, difendere e accrescere il loro potere di mercato attraverso l’innovazione, la differenziazione del prodotto, lo sfruttamento di economie di scala e di scopo. Fondamentale anche il contributo all’analisi del fenomeno dell’urbanizzazione. E ha denunciato il rischio che governi e banche centrali si trovino impotenti di fronte agli umori del mercato in un mondo globalizzato.
- BUCHI NELL’ACQUA
Alitalia insegna: anche in periferia soldi pubblici nelle società di diritto privato. L’aumento di capitale straordinario varato dalle province di Massa-Carrara e Lucca per evitare la bancarotta di Gaia, società a capitale pubblico che gestisce il servizio idrico, è un caso emblematico. Ai contribuenti l operazione costerà 20 milioni. Almeno due le lezioni che ne possiamo trarre: il settore è vulnerabile dal punto di vista finanziario ed è necessario definire regole contabili più rigorose. A maggior ragione quando a prendere le decisioni sono manager provenienti dalla politica. Perché potrebbero servirsi delle aziende per scaricare i problemi delle esangui casse comunali.
- ALLA RICERCA DEL COSTO STANDARD
Il costo standard è cruciale nella finanza federale per determinare i flussi perequativi. Attenzione a non impostare complessi e probabilmente inconcludenti sistemi di valutazione microanalitica degli standard fisici e monetari in gioco. Conviene realisticamente adottare, sull’esempio della sanità, un approccio macroeconomico, con un dato monetario nazionale, scelto in sede politica, e coefficienti correttivi territoriali di natura tecnica. L’auspicio è che si cominci a ragionare in questi termini anche per assistenza, istruzione e trasporto locale.