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Certo. L’etica pertiene ai mores, al costume pubblico, ai modelli di comportamento, agli stili di vita, alle condotte pubbliche. Si legifera su queste cose. Si è già fatto (divorzio, aborto, droga, staminali, fecondazione assistita, affido dei figli). Si farà sempre. Con votazioni parlamentari. Con voti di maggioranza. Se i Parlamenti decidono a maggioranza sull’etica, perché i Partiti non dovrebbero fare altrettanto? Le scelte che vengono portate in Parlamento non vengono forse dalle sedi di Partito, anche dall’elaborazione di Partito? Se i Partiti non decidono, dipende solo dall’irresolutezza dei dirigenti, che si lasciano paralizzare dalle minoranze interne o dall’incapacità di scegliere.
Ignazio Marino, ad esempio, ricorda una posizione di Paolo VI – una lettera ai medici cattolici del 1970 -: nella fase terminale di una malattia incurabile dovere del medico è «alleviare la sofferenza e non prolungare con qualunque mezzo una vita che non è più pienamente umana». Non pienamente umana.
La posizione di quel Papa dimostra che da Woytila in giù è stato cancellato il Concilio Ecumenico Vaticano II. Le gerarchie hanno svoltato a destra. Adesso Dio è di destra. E’ favorevole al coma perpetuo.
Il PD potrebbe scherarsi con Paolo VI, se proprio non sa che pesci pigliare! O se ha paura di scegliere.
La coscienza non c’entra niente. La coscienza personale si esprime ed interviene comunque, prima e dopo le leggi. I medici cattolici, ad esempio, sull’aborto obiettano. Vorrebbero cancellare la legge, ma sanno bene che il mondo non è cattolico, che la scelta tragica dell’aborto ricade per intero al di fuori del nichilismo della Chiesa cattolica. Quando una donna abortisce loro guardano da un’altra parte. La loro coscienza si appaga del fatto di non emettere fatture. Si consolano facendo carriera all’ombra del potere clericale. E pregano per i reprobi, che finiranno all’Inferno. Quelli che ammazzano la gente negli Ospedali o che non pagano le tasse, però, vanno dritto in Paradiso. E ci credo! Tra di loro, volete che non si riconoscano!
In buona sostanza, non si può imporre al mondo la propria visione del mondo. Non più. Se lo si fa, il mondo cerca altrove una soluzione ai propri problemi. Lo stiamo facendo con le staminali e con la fecondazione assistita: ci rivolgiamo ai Paesi civili confinanti. Così, se ci impediranno di morire dignitosamente in Italia, andremo a morire all’estero, in una clinica privata, di eutanasia (suicidio assistito). Si procederà, poi, alla cremazione, e le ceneri saranno buttate nel cesso della Clinica. Se eutanasia è omicidio, gli assassini sono loro.