.15 aprile 2008
15 aprile 2008
Walter Veltroni ha il merito di aver contribuito pesantemente a favorire la decantazione nella mia anima di quei sentimenti ambigui ambivalenti e contraddittori, per cui, nell’aderire al principio democratico e repubblicano e nel condividere le regole del parlamentarismo moderno, continuavo a sognare una società di eguali: se non proprio il comunismo, almeno una redistribuzione della ricchezza, una politica dei redditi, un po’ di respiro per chi non ha prezzi da aumentare allegramente per non vedere intaccati nemmeno per un attimo i propri ricavi. I poveri sono odiosi e cialtroni. Puzzano e vestono male. La televisione non li farà vedere più, finalmente.
Adesso l’utopia è fuori del Parlamento. La legge sovrana sarà piena espressione del capitalismo che distrugge la natura e, con essa, quelli che vi abitano; non ci sarà più alcuna mediazione da ricercare con interessi altri: un solo interesse prevarrà, quello dei più forti. Come al tempo dei Sofisti, nell’antica Grecia, sarà chiamato giusto quello che il più forte chiamerà giusto. La storia sarà riscritta ad uso e consumo dei vincitori. Ogni differenza sarà cancellata. Si udrà una sola voce.
Nel contempo, ci guadagnerà la cosiddetta governabilità. Chi ha portato al declino politico, economico e morale la nazione ci condurrà in un nuovo Rinascimento. Le famiglie per una buona metà indebitate si arricchiranno. Tornerà l’acqua nei rubinetti. La spazzatura per incanto sarà tolta dalle strade dalla Camorra e dalla Mafia con cui si è detto che occorre convivere. Non si pagheranno più tasse. Progressivamente sarà cancellato lo strumento usato da decenni per riequilibrare i conti dello Stato, perché giustizia vuole che per evitare l’evasione e l’elusione basta che l’entità del prelievo sia minima, sicché con gioia chi non lo ha mai fatto o ha eluso allegramente si metterà a farlo per il bene comune. Cancellata dal vocabolario ogni forma di solidarietà sociale e ogni forma di concertazione, senza colpo ferire si assegnerà alla scuola più sostegno ai disabili, alle donne tutele sanitarie e rispetto; si riconoscerà agli stranieri il diritto di esistere su questa terra baciata dal sole del sud e resa ricca dall’intraprendenza del nord. Tutto ciò che non era mai stato fatto sarà fatto. Il Partito inesistente del Capo del partito-persona si metterà a legiferare nelle Aule parlamentari nell’interesse generale: ponti, strade, grattacieli, centrali nucleari, alberghi in riva al mare e sulle montagne più alte risolleveranno l’economia; la Primavera di Botticelli sarà messa in vendita; l’acqua sarà ufficialmente equiparata alla merce pubblicità e televisione; la scuola introdurrà definitivamente l’inglese come lingua primaria; l’informatica e internet diventeranno materie obbligatorie; i singoli istituti saranno quotati in Borsa; l’Università sarà ribattezzata Particolarità e si tornerà alla ratio studiorum che prevedeva la teologia come scienza prima. Milly Carlucci sarà messa a capo del CNR.
La libera espressione del pensiero sarà conculcata in nome della modernità e della libertà. I nemici della libertà uccideranno nel suo nome, come avevano incominciato a fare a Bolzaneto. Sono gli stessi di allora. E’ cambiato solo il Papa che li benedirà.