L’idea di chiamare l’Associazione Libera Mente nasce dalla convinzione che molte cose della vita di ognuno di noi si decidono nella mente, dipendono dalla vita della mente, dalla sua ‘salute’.
Il nostro progetto educativo potrebbe essere ricondotto a un’ecologia della mente, all’idea che la mente è un territorio da preservare da intrusioni indebite e da condizionamenti negativi.
Tra mente e cuore, noi riteniamo che si debba scegliere il primato della mente. E mente non significa cervello, intelletto, ragione soltanto. La mente non è tutta ‘nella testa’. In parte è anche cuore. Ma le ragioni del cuore non sono ragioni, sono forze. Dunque, è sbagliato farsi guidare da istinti, impulsi, bisogni, passioni, volizioni, desideri, emozioni, sentimenti. Farsi guidare dalla ragione significa saper discriminare tra bene e male e saper scegliere il bene, riuscire a scegliere il bene.
Occorre conoscere poi la realtà dell’anima, per poter praticare il governo dei sentimenti. L’esperienza del dolore è centrale, perché senza di essa non si dà governo dei sentimenti.
Il ‘compimento’ del lavoro sociale dei Volontari si manifesta dalla parte del ragazzo come ‘padronanza’ della propria esperienza e capacità di realizzare il proprio progetto di vita nella chiarezza degli orizzonti assegnati all’azione e nella congruenza del comportamento. La meta ambita che viene assegnata all’azione è quella di costituirsi come soggetto morale.
Il quadro di riferimento ideale a cui si ispira l’azione di chi scrive queste note potrebbe essere iscritto sotto la rubrica di una filosofia della libertà. Solo uomini liberi dalla paura possono mettere il proprio tempo di vita a disposizione degli altri. Il dono del tempo, che è l’essenza del volontariato, è il valore primario da cui germina ogni altro valore. Ci si salva soltanto insieme. La moralità individuale trova il suo orizzonte di senso nell’etica pubblica, come nella moralità collettiva. Di fronte alle emergenze morali del nostro tempo, il Volontario si costituisce come soggetto morale.
LIBERA MENTE si compone di due parole; è un’espressione latina che significa
senza paura
con la mente sgombra da ogni pregiudizio
in esodo dalla propria schiavitù
lontano dalle costrizioni e dalle mode
dalla disperazione alla speranza
in ascolto.
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