Noi veniamo dopo. Dopo Auschwitz. Quindi sappiamo che un uomo può tranquillamente ascoltare Mozart e poi andare alla Camera a dire che Marco Travaglio è un terrorista mediatico, che Repubblica, L’Espresso, L’Italia dei Valori, i magistrati Spataro e Ingroia sono i mandanti morali dell’aggressione fisica al Presidente del Consiglio.

CONCITA DE GREGORIO, Fermarsi ora, l’Unità 13 dicembre 2009

CONCITA DE GREGORIO, Non urliamo nel coro, l’Unità 14 dicembre 2009

ANTONIO PADELLARO, I punti fermi del Fatto.

CONCITA DE GREGORIO, Il piano eversivo, l’Unità 15 dicembre 2009

I nemici della libertà di nuovo aggrediscono e minacciano. In Russia i giornalisti verrebbero assassinati dai loro amici. Cicchitto parla alla Camera di “network dell’odio”. Al telefono con Berlusconi Fini avrebbe definito le parole di Cicchitto “incendiarie”.

RACHELE GONNELLI, Internet sotto censura. Il “modello” di Cina e Iran, l’Unità 15 dicembre 2009

VITTORIO ZAMBARDINO, Niente leggi contro la libertà di tutti, la Repubblica 15 dicembre 2009

PETER GOMEZ, Noi del Fatto Quotidiano messi al centro del mirino. – In Russia sarebbero stati già assassinati i giornalisti critici del regime.

GIANNI BARBACETTO, “Guerra civile” e dossier: da dove soffia il vento dell’odio.

I giornalisti di Repubblica Al servizio della verità e dei lettori.

Dopo la barzelletta dell’amore che trionfa, secondo Fini i toni aggressivi della destra significano che preparano le elezioni anticipate: non sono capaci di governare.

EZIO MAURO, Il dovere di un giornale, la Repubblica 16 dicembre 2009

ANTONIO PADELLARO, Io sto con Marco Travaglio, dalla parte dei fatti, Il Fatto Quotidiano 16 dicembre 2009

GIUSEPPE D’AVANZO, L’assalto ai giornalisti, la Repubblica 17 dicembre 2009





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