La filosofia dei sentimenti

Di tutti i testi esistenti ce n’è uno che più di tutti ci riguarda come persone: L’ordine del cuore. Etica e teoria del sentire, edito da Garzanti, di Roberta De Monticelli, giunto alla sua seconda edizione. Il quotidiano la Repubblica ha proposto il 15 febbraio come Anticipazione parte della nuova Prefazione. La filosofa cattolica esalta il lavoro del filosofo, «inteso anzitutto come esercizio di fedeltà descrittiva e di analisi essenziale oltre che concettuale dei dati d’esperienza, dei fenomeni. […] Dell’esperienza dei valori possiamo parlare in un linguaggio come in un altro: possiamo descrivere le alterazioni nei cicli della dopamina, ma possiamo anche articolare la tesi filosofica che rivendica al sentire un posto non soltanto centrale, ma costitutivo della nostra vita di persone. […] Il libro cerca di rispondere al bisogno che tutti in questi anni sentiamo di fare un po’ di luce sulla nostra frammentaria esperienza morale. Oggi l’intensità del dibattito sull’etica pubblica, e le recrudescenze incredibili della confuzione fra etica, diritto e religione da un lato, e fra relativismo morale e laicità dall’altro, rendono ancora più intenso questo bisogno. […] il grande limite del secolo XX, in filosofia, è di aver prestato tanto poco orecchio ai pochi che includevano nella nostra ragione la nostra sensibilità e il nostro volere, restituendole così la sfera del giudizio di valore e pratico.
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Separare la ragione dal sentire sarebbe come separare il giudizio sul visibile dalla vista che gli dà evidenza. Questo libro si sforza di mostrarlo. La nostra ragione è una disposizione delle persone, e non una potenza del destino o della storia. E’ anzi una disponibilità – a dar ragione delle proprie convinzioni e dei propri atti – che include e non esclude il sentimento, e fonda il volere giusto. Ragione è quella di ognuno, ragione del suo vivere e del suo agire, è il bene diverso che ciascuna personalità è chiamata ad aggiungere a questo mondo. E’ a una cultura della responsabilità personale, che è sempre mancata, e ancora drammaticamente manca al nostro paese, che questo libro cerca di portare un modesto contributo.»