Un ex alunno che è stato sempre comunista mi ha chiesto due giorni fa di scrivere per una rivista cittadina che si chiamerà di Sinistra. Per essa scriveranno tutti i cittadini liberi che sono interessati a fare opposizione contro il regime telecratico del miliardario ridens. Ho abbozzato il mio contributo.
di Sinistra, sicuramente
Scrivete la verità, perché viva la parola e, nascosto sotto il velo, il pensiero avvolto come una molla scattando all’improvviso uccida (Jurij Timofeevic Galanskov – copertina Feniks ’61)
La politica classicamente concepita non c’è più. E’ diventato difficile perfino pensarla possibile ancora nelle forme in cui è stata conosciuta. Il denaro e i mezzi televisivi fanno un’opinione pubblica che è difficile reperire ormai, se concepita ancora come espressione di autentico sentire. La manipolazione genetica del pubblico è avvenuta. La mutazione antropologica che ha investito la gente, le nazioni, i popoli, le etnie e le tribù ha reso ottuso il pubblico: quello italiano continua a non leggere, a non capire e a scegliere il peggio.
In presenza di una folla solitaria, eterodiretta e impazzita, provo a mettere a fuoco ciò che resta. La comunicazione è il gioco infinito della manipolazione a cui è necessario opporre la CONOSCENZA. Il trucco, l’inganno, la menzogna, la violenza sono di destra. La conoscenza è di sinistra, sicuramente. Non bisogna affannarsi a difendere la conoscenza dagli attacchi della destra: quest’ultima non è interessata a conoscere la realtà così com’è. Essa vuole il dominio sulla realtà. Non l’egemonia culturale – per la quale occorrono idee -, ma il dominio. Se la realtà è costruzione sociale – io non conosco altra realtà, assieme a quella della natura, contro la quale la destra non può nulla -, correttamente la destra lavora alla disgregazione e alla dissoluzione della società civile, che si ripresenta ormai solo come folla anonima di consumatori. Altro la destra non riesce a pensare, di fronte alla ‘globalizzazione’ dei mercati.
Oltre il mito del progresso umano concepito ormai solo economicisticamente come crescita del Prodotto Interno Lordo, a me sembra che solo la DECRESCITA possa essere pensata come di Sinistra, sicuramente. La stupidità dell’homo ecoenomicus è espressione ilarotragica della condizione umana presente. Ha ragione Ruffolo: il capitalismo ha i secoli contati, ormai. Gli sconvolgimenti causati dalle tempeste economiche internazionali mettono in ridicolo i burattini della politica italiani, che governano senza idee, rispondendo alla mondializzazione dei processi in atto con la repressione armata del dissenso, come hanno incominciato a fare nel 2001, a Bolzaneto. Lì è morta l’Italia come Stato, come società civile, come nazione. La sospensione dell’habeas corpus avrebbe dovuto comportare da parte nostra una risposta armata contro la tirannide incombente. Altro non riesco a pensare, di fronte alla violenza della destra.
Tra Bolzaneto e le impronte digitali dei Rom c’è continuità. Già il Nazionalsocialismo aveva intuito la strada del dominio sui corpi, che la destra tende a praticare in tutti i campi: la pratica selvaggia antiistituzionale del miliardario ridens è biopolitica. Egli aspira al dominio totale sulla vita. In campo ‘bioetico’, infatti, è prono al volere della Chiesa cattolica che pretende il controllo politico della vita umana, senza peraltro che nulla venga fatto contro le politiche sanitarie criminali che uccidono la vita nelle cliniche cattoliche, dove i corpi sono merce di fronte ai quali esercitare poi l’obiezione di coscienza, quando si tratti di rispettare diritti che non coincidono con i guadagni dei medici. Smascherare il disegno tirannico del miliardario è compito di Sinistra, sicuramente. Bisogna SCRIVERE SEMPRE. Tutti debbono scrivere. «Bisogna moltiplicare le idee al punto che non vi siano guardiani sufficienti per controllarle» (Stanislaw J.Lec).
Ridotto a carne, nelle mani del potere televisivo ed esposto all’arbitrio poliziesco, rivendico il diritto di morire. Ho scelto come morire. Ho provveduto già a far sì che nessuno si occupi della mia morte quando essa verrà. «Voglio che nessuno si occupi della mia morte; neanche chi vorrebbe salvarmi l’anima. La morte di un uomo è la cosa più privata della sua intera vita». Denuncio la fine di tutte le libertà, dopo Bolzaneto. Di fronte al disprezzo dei diritti umani, che è il sentimento prevalente della destra, contro il quale la Chiesa non fa nulla per contrastare le politiche criminali in atto, è di Sinistra, sicuramente RIVENDICARE TUTTI I DIRITTI fino a mettere in gioco la vita, se necessario, come facevano una volta gli uomini, quando erano costretti all’eroismo. Non basta opporsi, bisogna dissentire, chiamando con il loro nome le cose, come fa oggi solo la libera stampa: i pochi giornalisti liberi che abbiamo in Italia. Denunciare, smascherare, demistificare, scrivere la verità.
Mi accade sempre più spesso di pensare che in fondo in fondo, al di là di tutto e di tutti, contro ogni prudenza e convenienza, io sono rimasto comunista. Io sono comunista. La destra è dalla parte dei ricchi. E’ ancora di Sinistra, sicuramente, STARE DALLA PARTE DEI POVERI E DEI DEBOLI, anche quelli che sono stati ridotti in povertà dal miliardario, per il quale hanno votato.