Guasto è il mondo

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Domenica, 20 febbraio 2011


Lo studioso scomparso un anno fa analizza gli effetti del “piccolo crac” del 2008 e indica la via futura: “Torniamo alle radici del XX secolo”.

ADRIANO SOFRI, Il bello della socialdemocrazia, la Repubblica 18 febbraio 2011

SERGIO LUZZATTO, Quest’Italia di cultura ‘glocale’, Il Sole 24 Ore, 6 febbraio 2011

C’è qualcosa di errato nel nostro modo di vivere: abbiamo tradotto in virtù il perseguimento dell’interesse materiale.

Ricerca del benessere e culto del privato. Gran parte di ciò che oggi ci pare naturale risale agli anni 80.

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Questo è un libro appassionato, saggio, lucido, capace di guardare in modo approfondito sia al passato che al futuro. È un regalo ai giovani che oggi si sentono smarriti e non per mancanza di obiettivi. La causa della loro inquietudine è il mondo che ricevono in eredità e i pochi mezzi che hanno per trasformarlo. Questo libro, summa degli interessi di una vita intera, è dedicato al loro futuro e a tutti noi che vogliamo farne parte. I ricchi, come i poveri, ci sono sempre stati. Ma rispetto al resto della popolazione i ricchi, oggi, sono più ricchi e più numerosi di qualsiasi altra epoca di cui si abbia memoria. Il privilegio privato è facile da capire e da descrivere. Più complicato è spiegare l’enormità dello squallore pubblico in cui siamo precipitati. La povertà è un’astrazione, perfino per i poveri, ma i sintomi di un impoverimento collettivo sono tutti intorno a noi. Qualcosa che non va c’è, e non è trascurabile. Se una simile, grottesca disuguaglianza persisterà, perderemo qualsiasi senso di fratellanza; e la fratellanza, per quanto fatua come obiettivo politico, è la condizione necessaria della politica stessa. Inculcare il senso di uno scopo comune e di una dipendenza reciproca per molto tempo è stato visto come il pilastro di qualsiasi comunità. Sappiamo da sempre che la disuguaglianza non è solo fastidiosa moralmente: è inefficiente. L’egoismo è scomodo perfino per gli egoisti. Guasto è il mondo è una sfida politica alla politica: farci carico dei mali della nostra società e immaginare un modo migliore di vivere.

Indice

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