Il grande artista Moni Ovadia, forse il maggiore interprete attuale della cultura Yiddish, distrutta dai nazisti con lo sterminio degli ebrei dell’Europa orientale, ha proposto oggi al Meeting anti-razzista di San Rossore, che il premio Nobel per la pace venga assegnato ai popoli Rom e Sinti, essendo gli unici che non hanno mai fatto una guerra. Non so per voi, ma a me sembra un’idea fantastica, da sottoscrivere. Un caro saluto. Marino.
“Perche’ non pensare a un Nobel per la pace per il popolo Rom e Sinti? Tutti noi abbiamo difetti, ma i difetti che possiamo imputare a questo popolo sono cosi’ poca cosa rispetto al loro merito straordinario di non aver mai organizzato e promosso una guerra”. E’ la provocatoria proposta di Moni Ovadia, con cui si e’ conclusa la prima giornata del Meeting di San Rossore, organizzato dalla Regione Toscana. “Ai Rom – ha spiegato l’artista – si attribuiscono le stesse cose che un tempo si attribuivano a noi ebrei, ma la cosa piu’ importante e’ che sia un popolo pacifico. Riconoscere loro il Nobel sarebbe un inizio folgorante per rinnovare la nostra coscienza, e questo e’ importante, abbiamo bisogno di scavare dentro noi stessi e riconoscere le nostre atrocita’. Un uomo o un popolo e’ grande quando riconosce i suoi torti”. (Agr)